White Shell

 

 

 

 

experimental technique of knotting, linen cord, from 2013 to 2015

 

“Lavorando nella direzione opposta al classico e tradizionale concetto di scultura per “via di levare”, il mezzo tessile mi consente di lavorare intorno a un vuoto. Sono forme che contengono un’eco. White Shell, è un elogio alla lentezza del gesto. Ogni scultura nasce per errore nonostante inizialmente abbia uno schema  matematico e un progetto mai raggiunto”.
Federica Luzzi, 2008

“Nelle culture orientali, gesti rapidi, precisi, ripetitivi e magnetici, circoscrivendo una piccola porzione di spazio lungo una verticalità ampia, connotano la ritualità del quotidiano. Questa dimensione rituale del gesto governa l’opera di Federica Luzzi. …Le fibre e i filamenti sono intrecciati secondo rapporti ‘magnetici’ e appaiono strutture di protezione e maschere dello spazio, visibilità dell’invisibile”.
Vittoria Biasi, white butoh experience n. 1, Teatro Sala Umberto, 2003 Roma

“Working in the opposite direction of the classic and traditional concept of sculpture for “way of removing”, the medium textile allows me to work around a void. They are forms that contain an echo. Mine is a praise for slowness of the gesture, White Shell. Each sculpture while having a mathematical initial scheme was born by mistake, and in spite of a project that I never have been able to achieve”.
Federica Luzzi, 2008

“In Eastern cultures, rapid, precise, repetitive and magnetic gestures, circumscribing a small portion of space along a broad verticality, connote the ritual of everyday life. This ritual dimension of the gesture governs the work of Federica Luzzi. …The fibers and filaments are intertwined according to ‘magnetic’ relationships and protective structures and masks of space appear, visibility of the invisible”.
Vittoria Biasi, white butoh experience n. 1, Teatro Sala Umberto, 2003 Roma